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Felice Mastroianni

(Biografia a cura di Eugenio Maria Beranger) Felice Mastroianni ricopre, nell’ultimo quarto del XX sec., un ruolo di tutto rispetto nella storia delle ricerche paleontologiche ed archeologiche di superficie condotte nella Media Valle del Liri. Autodidatta, dotato di grande intuito e perfetto conoscitore del territorio comunale di Campoli, ha individuato numerosi insediamenti di età preromana lungo il bacino del Lacerno e nelle alture circostanti il Lago di Posta Fibreno salvando, in particolare, da sicura dispersione alcuni frammenti di bucchero etrusco e di un foculus (fornello) risalente alla fine del VI sec. a.C. Quest’ultimo trova precisi confronti con esemplari restituiti da Pitigliano, centro collinare della Maremma grossetana. Ancora più lodevole è l’attenzione rivolta dal N. ai ciottoli fluviali restituiti dal Lacerno, primo affluente del Liri in territorio laziale e nel cui interno, non di rado, si celano fossili di conchiglie quali le Nerinee e le Rudiste risalenti al periodo giurassico-cretacico compreso tra i 65 ed i 143 milioni di anni fa. L’importanza di tali ritrovamenti spinse il prof. G. Sirna dell’Università di Roma a dedicarvi un dettagliato studio, una copia del quale è consultabile presso la Biblioteca del Centro di Studi Sorano “Vincenzo Patriarca” sita a Sora in via C. Lauri, 4.
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