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Il dovere di ricordare. La tragedia delle foibe e l’esodo dei giuliano-dalmati

Redazione

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Con l’avvicinarsi della data di giovedì 10 febbraio, giorno in cui l’Italia firmò il Trattato di Pace nel 1947 cedendo Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, si infittisce il calendario di eventi dedicati al Giorno del Ricordo. Come ogni anno anche la Fondazione Levi Pelloni-Centro Nazionale Ricerche Storiche dedica un momento di riflessione ad uno dei drammi del Novecento e tra i più controversi e discussi del nostro Paese.

L’appuntamento è per giovedì 10 febbraio, alle ore 16,30 presso la Sala Alessandrina in Roma (Lungotevere in Sassia, 3) dove interverranno Luciana Ascarelli, Vicepresidente della Fondazione Levi Pelloni, il dottor Franco Laicini della Società Studi Fiumani, il dottor Francesco Raponi della Fondazione Raponi Onlus, l’attrice Mariella Sapienza e lo storico Pino Pelloni.

“Come per il Giorno della Memoria – spiega Pino Pelloni– rifiutiamo la pedagogia dell’orrore e della compassione puntando tutto sulla pedagogia della verità. Della verità storica, fatta di carte e testimonianze, che nel nostro Paese è contesa da comunità non ancora pacificate con l’abusato refrain di tesi giustificazioniste o riduzioniste. Una lettura obiettiva e sincera degli eventi di quella terra e di quel periodo storico è necessaria al di là di leggi dello Stato che danno legittimità al ricordare”.

Il ricordare è prima di tutto un dovere civico e morale per evitare il ripetersi di pagine tragiche che ancora oggi creano divisioni e rancori.

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