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NAVIGABILITA’ DEL FIUME GARI-LIRI

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Della possibilità di realizzare una rete idroviaria sul fiume, da Cassino fino al mare, si è discusso nel corso di un incontro nella Restagno del municipio di Cassino, cui hanno partecipato i rappresentanti delle regioni Lazio e Campania, delle province di Frosinone, Latina e Caserta, dei comuni di Cassino, S. Apollinare, S. Ambrogio, S. Andrea, Castelforte, Roccadevandro e Sessa Aurunca, dell’Autorità di Bacino Liri-Gari-Volturno, dell’ARDIS, delle Comunità montane di Esperia, Roccamonfina e Castelforte, del Cosilam, delle ASI di Caserta e Gaeta e del Consorzio di Bonifica Valle del Liri. Nel corso dei vari interventi è emerso che la realizzazione di una idrovia di collegamento verso il mare rappresenta un formidabile strumento di rilancio turistico-culturale ma anche economico.

L’assessore Angelo Panaccione, in rappresentanza del sindaco Bruno Vincenzo Scittarelli, ha evidenziato che “con il progetto si migliorerebbe la rete di trasporto e di collegamento tra le comunità, riqualificando e valorizzando, contemporaneamente, molte aree di interesse archeologico, come le Terme Varroniane, il Porticciolo romano di S. Angelo in Th., il porto di Mola di Roccadevandro, le tracce romane di S. Apollinare, i resti urbani di epoca romana a Castelforte, etc..

Il progetto si inserisce positivamente nella nuova politica europea di rivitalizzazione dei fiumi nel rispetto della conservazione e tutela dell’ecosistema e dell’ambiente”.
L’Autorità di Bacino ha apprezzato la generale condivisione dell’idea progettuale esortando tutte le comunità ad andare avanti convinte superando gli eventuali campanilismi a vantaggio di un interesse comune che è quello della salvaguardia ambientale e della valorizzazione di una risorsa che rilancerebbe economia e turismo dell’intero territorio.

La rete del Gari-Liri-Garigliano partirebbe dalle sorgenti del Gari, nel territorio comunale di Cassino, fino alla confluenza con il fiume Liri per una lunghezza complessiva di 16 Km circa, e dalla confluenza Liri–Gari, dove si forma il Garigliano, fino alla Diga di Suio Terme, sita nel territorio comunale di Sessa Aurunca e Castelforte, per una lunghezza complessiva di circa 15 Km.
Lo sviluppo progettuale potrebbe successivamente riguardare l’ultimo tratto del fiume Garigliano, quello che dalla Diga di Suio arriva fino alla foce per una lunghezza di circa 25 Km.

La linea idroviaria prevede una stazione di partenza (Terme Varroniane) ed una serie di stazioni lungo il fiume (Gari, Liri e poi Garigliano), fino alla diga di Suio Terme; la prima stazione di attracco sarà il Polo universitario della Folcara, costituendo un percorso alternativo per gli studenti che frequentano il Polo.
Il progetto coinvolge sette comuni (Cassino, S. Apollinare, S. Ambrogio sul Garigliano, S. Andrea del Garigliano, Castelforte, Rocca d’Evandro e Sessa Aurunca, per una popolazione complessiva residente di circa 70.000 abitanti.
Il lavoro progettuale, portato avanti dalla Geo Italia e dall’architetto Angelo Arcaro, si fino ad ora sviluppato in tre fasi: studio materiale bibliografico e cartografico, campagna di rilevamento e redazione elaborati progettuali.
L’idea progettuale proseguirà il suo iter attraverso iniziative territoriali di coinvolgimento di tutti gli enti e soggetti interessati.

Tale rete riguarda l’asta fluviale del Gari-Garigliano con un primo tratto che va dalle sorgenti del Gari, nel territorio comunale di Cassino, fino alla confluenza con il fiume Liri per una lunghezza complessiva di 16 Km circa, ed un secondo tratto a valle della confluenza Liri–Gari, dove si forma il Garigliano, fino alla “Traversa ENEL”, la Diga di Suio Terme, sita nel territorio comunale di Sessa Aurunca e Castelforte, per una lunghezza complessiva di circa 15 Km.
Un’eventuale, e particolarmente interessante, sviluppo progettuale successivo potrebbe riguardare un ulteriore ed ultimo tratto del fiume Garigliano, quello che dalla “Traversa ENEL” arriva fino alla foce per una lunghezza di circa 25 Km.

Tale sviluppo sarebbe mirato a rendere navigabile l’intero corso fluviale dal mare a Cassino.
Rimanendo nell’ambito dello studio in oggetto, tratto Sorgente Gari – Traversa ENEL, che può essere considerato come primo lotto funzionale, l’obiettivo è quello di rendere possibile i collegamenti tra i vari comuni attraversati dai fiumi Gari e Garigliano con una rete idroviaria di navigazione interna, capace sia di migliorare i sistemi di trasporto e collegamento tra le comunità, sia di dare un forte impulso al turismo andando a riqualificare, a valorizzare ed a rendere fruibili le aree di interesse archeologico (Terme Varroniane, Porticciolo romano di S. Angelo in Th., porto di Mola di Roccadevandro, tracce romane di S. Apollinare, resti urbani di epoca romana a Castelforte, etc.), artistico ed ambientale presenti sul territorio, attraverso la creazione di itinerari specifici.

La linea idroviaria prevede una stazione di partenza (Terme Varroniane) ed una serie di stazioni lungo il fiume (Gari, Liri e poi Garigliano), fino alla diga di Suio Terme; la prima stazione di attracco sarà il Polo universitario della Folcara, che potrà essere utilizzata anche dagli studenti che frequentano il Polo provenienti dalla città o in arrivo alla stazione ferroviaria.
Nel merito, il progetto riguarda ben sette comuni che saranno interessati dalla rete idroviaria: quattro della provincia di Frosinone (Cassino, S. Apollinare, S. Ambrogio sul Garigliano, S. Andrea del Garigliano) uno della provincia di Latina (Castelforte) e due della provincia di Caserta (Rocca d’Evandro e Sessa Aurunca).

La popolazione complessiva residente dei comuni interessati alla rete è di circa 70.000 abitanti (dati Istat 2001) ubicati in un area che complessivamente raggiunge i 365 Kmq di superficie.
Il numero di residenti cresce fortemente sia nel periodo lavorativo (flusso universitario, industriale e turistico) che durante il periodo estivo, data la valenza turistica della maggior parte dei comuni interessati, soprattutto per il settore termale.
Il lavoro progettuale, portato avanti dalla Geo Italia e dall’architetto Angelo Arcaro, si fino ad ora sviluppato in tre fasi: studio materiale bibliografico e cartografico, campagna di rilevamento e redazione elaborati progettuali.

(fonte: ufficio stampa Comune di Cassino)

 

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