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Storia

16 Ottobre 1943. Mai dimenticare

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Ottantadue anni fa la razzia del ghetto di Roma. La redazione de”Il Cronista” e gli Amici del FiuggiStoria uniti nel ricordo

Fu il giornale azionista “l’Italia libera”, che aveva come direttore Leone Ginzburg, il
primo a dare la notizia della retata già l’indomani del 16 ottobre. Vale la pena citare integralmente il testo, così da poter riflettere su alcuni particolari:
“I tedeschi sono andati in giro per Roma tutta una notte ed un giorno per strappare
degli italiani ai loro focolari. I tedeschi vorrebbero convincerci che costoro ci sono
estranei, che sono d’un’altra razza; ma noi li sentiamo come carne nostra e sangue
nostro: con noi hanno sempre vissuto, lottato e sofferto. Non solo gli uomini validi,
ma vecchi, bimbi, donne, lattanti, tutti sono stati stipati in carrettoni coperti ed
avviati così al loro destino. Non c’è cuore che non frema al pensiero di quel destino.
Ma i soldati che hanno eseguito un compito così inumano con freddezza impassibile,
senza un tremito, senza un lampo di misericordia negli occhi, hanno pure le loro
famiglie lontane: madri, mogli, figlie, sorelle; e si sentiranno pure essi struggere
talvolta di nostalgia nel riudire i canti della loro fanciullezza. Una disciplina di
partito o di stato che inaridisca e impietri il cuore a quel punto, che faccia tacere
ogni voce di umanità, che abbassi l’uomo ad automa, è un veleno che deve essere
curato col ferro e col fuoco. Non è più odio il nostro, è orrore. Finché l’Europa non
sarà liberata da quest’incubo non vi sarà speranza di pace. Nessuno pensa per
ritorsione di dar domani la caccia alle donne e ai bambini tedeschi, ma questi soldati
nazisti, e i loro servi, spioni, sicari fascisti, debbono essere ammutoliti per sempre,
seppelliti per sempre in questa stessa terra che osano profanare con tanta vergogna.”

L’Italia libera (Edizione stampata clandestinamente a Roma), n. 11, 17 ottobre 1943, p. 2, Cronache italiane. La deportazione degli ebrei romani.

 

In Copertina: «16 ottobre 1943. La razzia» di Aldo Gay (1914-2004), pittore ebreo romano che scampò alla retata del 16 ottobre nella capitale potendo così raccontare attraverso le sue opere quanto era accaduto quel tragico giorno.

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