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Piedimonte S.G, convocato un consiglio comunale straordinario per discutere dell’intitolazione del monumento al soldato polacco Benc

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Invitati tutti i cittadini, associazioni e studiosi a partecipare alla seduta, che sarà aperta al pubblico, con l’intento di trasformare la discussione in un momento di confronto costruttivo

Si terrà domani, venerdì 24 ottobre alle ore 18, presso la Sala Consiliare del Comune di Piedimonte San Germano, un Consiglio Comunale straordinario dedicato al tema della memoria storica e alla ricostruzione degli eventi bellici che interessarono la città durante la Seconda guerra mondiale.

L’incontro nasce con l’obiettivo di promuovere un dibattito pubblico e partecipato sulla battaglia che segnò profondamente la comunità locale durante il conflitto mondiale.

La convocazione del Consiglio fa seguito alla realizzazione di un monumento in località Vallicella e all’intitolazione del largo adiacente al soldato Antoni Benc, del 12° Reggimento Lancieri di Podolia, caduto durante la battaglia di liberazione di Piedimonte.

Un’iniziativa che ha suscitato un ampio dibattito pubblico circa la rappresentazione storica e la scelta del singolo nominativo a cui dedicare il monumento. Anche perchè nella storiografia e nella pubblicistica non risulta alcun atto eroico da attribuire al caporale Antoni Benc.

Il gruppo consiliare di minoranza, promotore della seduta, ha espresso la volontà di chiarire in sede istituzionale i criteri e le motivazioni alla base dell’intitolazione, sostenendo la necessità di una narrazione storica condivisa, documentata e rispettosa di tutte le parti coinvolte.

La questione, già oggetto di discussione da mesi, si è accesa dopo la conferenza internazionale dedicata al tema, conclusasi con l’intervento del colonnello Ryszard Wietrzychowski, presidente del circolo del 12° Reggimento Ulani di Podolia.

Il rappresentante polacco, pur ringraziando la città per l’iniziativa commemorativa, ha proposto una più ampia e collettiva dedicazione del monumento a tutti i caduti del reggimento, annunciando anche la donazione di una targa ufficiale che riconoscerà il monumento come simbolo dell’intero corpo militare.

Secondo il gruppo consiliare richiedente, la vicenda rappresenta “un’occasione mancata di equità e trasparenza”, con l’accusa all’amministrazione comunale di aver gestito la questione “in modo personalistico e poco istituzionale”. “Il monumento e il largario sono stati intitolati al soldato Benc, non per un gesto eroico o per particolari meriti, ma solo perché zio dell’attuale sindaco del comune polacco gemellato”.

Da parte loro, i promotori del Consiglio sottolineano come “sia dovere delle istituzioni conservare e trasmettere una memoria storica aderente ai fatti accaduti, libera da condizionamenti e da qualsiasi forma di clientelismo, anche simbolico”.

La decisione di intitolare il largario a Atoni Benc era stata presa con delibera di Giunta il 16 maggio 2024 non con delibera del Consiglio comunale, richiamando alle norme del “nuovo Ordinamento delle Autonomie Locali” stabilendo che “sia apposta apposita targa, conforme a quelle già esistenti con
la seguente indicazione: largario Caporale Antoni Benc, ferito e poi mortoeroicamente il 21 maggio 1944 durante la battaglia per la liberazione di Piedimonte San Germano”.

Alle delibera di Giunta non veniva allegata una relazione dettagliata, come normalmente avviene nelle intitolazioni delle strade, veniva indicato che “delle testimonianze storiografiche ricostruite dall’Associazione Linea Gustav in collaborazione con il Comune di Cekow Kolonia attraverso le quali si è ricostruito il gesto eroico del Caporale Antoni Benc, caporale del 12 reggimento lancieri podolici del secondo corpo d’Armata Polacco, ferito e poi morto eroicamente il 21 maggio 1944 durante la battaglia per la liberazione di Piedimonte San Germano”.

Il sindaco avv. Gioacchino Ferdinandi e la Giunta hanno replicato con i canali social istituzionali rigettando le accuse di clientelismo e ribadendo che la scelta è stata fatta sulla base di uno studio approfondito di uno studioso locale, rimandando la discussione alla conferenza internazionale che invece di risolvere la polemica ha accesso ulteriormente il dibattito.

Dunque è stato deciso di convocare un consiglio comunale per discutere della questione.

Sono invita tutti i cittadini, associazioni e studiosi a partecipare alla seduta, che sarà aperta al pubblico, con l’intento di trasformare la discussione in un momento di confronto costruttivo e di valorizzazione del patrimonio storico e civile della comunità.

Sono state invitate a partecipare ed intervenire numerose associazioni e comitati cittadini, tra cui l’Associazione Linea Gustav, Universitas Pedemontis Vetera et Nova, Pro Loco Piedimonte SG, La Notte degli Angeli, Piedimonte San Germano in fotografia, l’Assciazione Antares, oltre ai Comitati del centro storico, di piazza Municipio, Pro-Volla, Pro-Ruscito e Unione Piedimonte SG.

Anche studiosi e personalità del territorio come il professore Fernando Riccardi, la professoressa Elena Montanaro e il cavaliere Carlo Corvino.

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